Twenty Women | pratiche pilota di empowerment economico nel Sarlhai

Le ragazze e le donne in Nepal, in particolare quelle che vivono nelle aree rurali, continuano a subire discriminazioni e violenze a causa della cultura patriarcale, della mancanza di conoscenze e competenze e di supporto psicologico e opportunità economiche. Nella parte 3 della Costituzione del Nepal, sotto “diritti e i doveri fondamentali”, l’articolo 18 fa riferimento al “diritto all’uguaglianza”; tuttavia, in pratica questo “diritto” è limitato alla carta su cui è scritto. Nonostante gli sforzi significativi del Governo del Nepal (GoN), delle agenzie internazionali, delle organizzazioni non governative e delle organizzazioni della società civile, le ragazze e le donne nepalesi continuano a subire gravi discriminazioni socioeconomiche. Gli atteggiamenti patriarcali si riflettono anche a livello dello Stato e del sistema legale. Le donne non hanno accesso e controllo sulle risorse produttive come la terra, le foreste, il credito, la tecnologia e le imprese. Il diritto alla proprietà è fragile e temporaneo, nonostante la garanzia del fondamentale “diritto all’uguaglianza” nella costituzione del Paese, indipendentemente da razza, casta e sesso. Legalmente, una figlia ha diritto alla proprietà familiare e una donna ha diritto alla proprietà del marito, ma nella realtà la nuova legge non è stata ancora applicata. Tuttavia, c’è stato un lavoro significativo per ridurre la disuguaglianza di genere: il Ministero delle donne, dei bambini e della previdenza sociale ha un forte programma di sviluppo delle donne incentrato sull’incoraggiamento all’agire per centinaia di migliaia di donne nelle zone rurali del Nepal.

Questo progetto si inserisce in tale contesto e partecipa agli sforzi delle istituzioni, apportando il suo contributo per migliorare la qualità della vita delle donne nepalesi, in particolar modo nel contesto rurale, e dare potere alle sopravvissute alla violenza di genere attraverso l’emancipazione economica. Per fare ciò saranno svolte queste attività:

  •  Formazione e mobilitazione del gruppo di beneficiarie

Verrà formato e mobilitato un gruppo di 20 donne, tutte sopravvissute a violenze di genere, individuate tra gruppi di mutuo-soccorso già esistenti di donne/madri (Aama Samuha, gruppi informali di donne diffusi a livello locale), o grazie a rappresentanti del governo locale, in particolare appartenenti agli uffici distrettuali dedicati a donne e bambini (District Women and Children Office).

  •  Incontri settimanali

Saranno presieduti degli incontri settimanali, con una durata di 2 ore, per un periodo di otto mesi. Questi incontri rappresentano fondamentali momenti di scambio in cui il gruppo potrà confrontarsi liberamente su temi quali l’emancipazione femminile, le diverse forme di violenza, di valori e norme sociali, delle cause della violenza di genere, l’importanza del risparmio e del lavoro di gruppo, l’importanza dell’educazione sessuale per i propri figli, tra gli altri. Una volta al mese sarà invitato un esperto di questi temi, proveniente dalla pubblica amministrazione o dal settore privato; verranno inoltre proiettate delle serie tv/documentari/film che trattano la violenza di genere e che saranno lo spunto dal quale partirà la discussione di gruppo. Infine, una volta al mese saranno invitati a partecipare anche i familiari delle beneficiarie del progetto: le discussioni si concentreranno sulla responsabilità condivisa di ogni membro della famiglia, come supportare gli altri per rendere la propria vita più serena, ecc.

  •   Fondo rotativo

Passato un mese dall’inizio delle sessioni, comincerà l’attività di risparmio mensile (se possibile anche settimanale), da parte delle beneficiarie. Sulla base dei loro bisogni o delle urgenze che potranno trovarsi a fronteggiare, sarà mobilitato un fondo rotativo, che potrà essere utilizzato, appunto, a rotazione ogni mese da una o due donne. Lo scopo di questa attività è quello di fornire alle donne una piccola somma utilizzabile in caso di necessità evitando le pratiche complesse degli istituti di credito, cui loro non hanno accesso.

  •   Sostegno individuale o di gruppo

Dopo quattro mesi dall’inizio delle sessioni settimanali un sostegno economico individuale o di gruppo sarà messo a disposizione delle donne partecipanti. Il fondo dovrà essere utilizzato per comprare animali, iniziare piccole aziende commerciali (vendita di tè e snack), e altre attività che permettono alle donne di integrare il proprio reddito. Il sostegno a fondo perduto sarà di circa 140 euro (per i progetti individuali) e di circa 220 euro (per i progetti di gruppo) sarà messo a disposizione solo dopo la preparazione e presentazione di un business plan e la sottoscrizione di una dichiarazione di impegno da parte della/e beneficiaria/e che ne fa/fanno richiesta.

  •  Monitoraggio e valutazione

Apeiron ODV, con il supporto di Bhim Laxmi, sarà responsabile del monitoraggio, della gestione finanziaria e della comunicazione del progetto.

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  • Progetto

    Twenty Women | pratiche pilota di empowerment economico nel Sarlhai

  • Periodo

    2022 - 2023

  • Partner locali

    Bhim Laxmi Engineering & Consultant Pvt Ltd

  • Donatori

    Fondazione privata (parziale)
    donatori privati

  • Budget

    12.000 € circa

  • Obiettivo

    ● Contribuire a migliorare la condizione socio-economica delle donne di Lalbandi attraverso il loro empowerment economico, sociale, legale e politico
    ● Rafforzare le loro capacità individuali al fine di migliorare il loro accesso e la partecipazione attiva nei processi decisionali all’interno del proprio gruppo familiare o di comunità

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